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Sono stati presi in considerazione 90 pazienti (32 adulti e 58 pediatrici) sottoposti a trapianto di fegato per deficit di alfa-1 antitripsina dal 1982 al 2017 in Francia e Svizzera; 93.3% trapiantati per insufficienza epatica terminale mentre il rimanente per HCC.
La sopravvivenza dei pazienti a 1-5-10 e 15 anni è risultata essere superiore al 90% mentre la sopravvivenza dell'organo si mantiene superiore all'82% negli stessi intervalli temporali, confermando come il trapianto di fegato sia un'opzione molto efficace per tale patologia.
I dati sembrano infine confermare come il danno polmonare cronico ostruttivo associato alla patoogia sia indipendente dal trapianto di fegato; infatti nonostante la normalizzazione dei livelli di alfa-1 antitripsina dopo il trapianto di fegato, la capacità espiratoria (FEV1) continua a peggiorare progressivamente nel tempo.