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Lo stenting nel management dei pazienti con mega e multipla litiasi del coledoco

 Akira Horiuchi, MD, Yoshiko Nakayama, MD, Masashi Kajiyama, MD, Naoyuki Kato, MD,Tetsuya Kamijima, MD, David Y. Graham, MD, Naoki Tanaka, MD. GASTROINTESTINAL ENDOSCOPY Volume 71, No. 7 : 2010

Commento all'articolo

Simpatico e originale lavoro sulla gestione della mega e multipla litiasi del coledoco nella quale spesso ci imbattiamo durante il nostro lavoro quotidiano; Gli autori hanno utilizzato il posizionamento di endoprotesi di plastica (a doppio "pig tail" per prevenirne la migrazione) in pazienti con megalitiasi (calcoli maggiori di 2 cm di diametro) e litiasi multipla della VBP (maggiore di 3 formazioni litiasiche grossolane) che hanno eseguito prima di provare a rimuovere gli stessi calcoli con i vari devices endoscopici tradizionali; lo scopo era quello di attendere almeno 2 mesi e di rivedere gli stessi pazienti per valutare eventuli cambiamenti nel numero e nelle dimensioni dei calcoli. I risultati ottenuti sono curiosi ma nello stesso tempo vantaggiosi: sia il numero che le dimensioni dei calcoli appaiono significativamente ridotti con aumentata facilità (in termini di tempo e di rischi per il paziente) nella rimozione degli stessi durante la procedura endoscopica a 2 mesi e senza aver osservato complicanze importanti relative al periodo in cui la protesi è rimasta nella via biliare ad assicurare il drenaggio della bile. Il motivo della riduzione nel numero e nelle dimensioni delle formazioni litiasiche non è ben noto, come gli stessi autori affermano: l'attrito della protesi con il calcolo e il passaggio di enzimi duodenali attraverso la protresi in sede, all'interno del coleodco, sembrerebbero essere responsabili di tali risultati.

Della serie non ci interessa il come ...l'importante sono i risultati a nostro vantaggio

Articolo selezionato e commentato dal Raffaele Manta

U.O.C. di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva, Nuovo Ospedale Civile sant'Agostino Estense, Modena.