Area Editoriale
Questo studio pone l'accento sull'utilizzo spropositato della colonscopia sia nell'inquadramento che nell'outcome clinico del paziente affetto da morbo di Crohn. In effetti, con l'eccezione dei paziente Naive e in quelli in cui si sospetta seriamente una complicanza della malattia (es. stenosi), il ruolo della colonscopia risulta essere marginale nell'inquadramento clinico della malattia. La clinica è deve rimanere, lo strumento che guida le nostre decisioni terapeutiche, mentre l'endoscopia come strumento di diagnosi deve essere limitato solo ad alcuni e selezionati casi. E' proprio il caso di dirlo... bisogna curare i sintomi... e non i segni!
Articolo selezionato e commentato da Raffaele Manta