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Negli Stati Uniti, entusiasmo per lo screening del cancro.

Un recente articolo di Lisa M. Schwartz et. al. apparso su Jama con il titolo Enthusiasm for Cancer Screening in the United States, ha evidenziato che la popolazione statunitense, in particolare quella appartenente ad una fascia di età a rischio, gradisce sottoporsi a screening oncologici.Negli Stati Uniti, le strutture sanitarie pubbliche, i medici e le associazioni dei malati, hanno lavorato in modo intenso per informare gli abitanti del proprio paese sull’importanza degli screening del cancro, anche se i medici riconoscono che lo screening può essere un arma a doppio taglio: mentre in alcuni casi può rivelare un cancro ad uno stadio precoce curabile, in altri casi può scoprire tumori ormai non più trattabili e pertanto non essere di alcun vantaggio per il paziente. Inoltre la classe medica è ben consapevole che ancora ci siano dubbi sull’utilità di alcuni tipi di indagine. Tuttavia, gli autori, per valutare l’atteggiamento del pubblico nei confronti di una ricerca precoce di questa patologia, hanno ritenuto utile effettuare uno studio a livello nazionale.
Piano di studio:Lo studio è stato condotto da dicembre 2001 fino a giugno 2002. E’ stato selezionato un gruppo rappresentativo della popolazione nazionale, in base all’età ( minimo 40 anni per le donne e 50 anni per gli uomini), all’istruzione ( per un minimo di conoscenza della malattia ) e alla disponibilità,. Sono stati esclusi individui con storia personale passata di cancro. Sono state contattate telefonicamente 500 persone e sottoposte ad una serie di domande per valutare la adesione o meno alla utilità di ricorre ad uno screening generale con total body (TC) o quello mirato con il Pap-test ( collo uterino), mammografia ( mammella), dosaggio dei PSA (prostata), e sigmoidoscopia o colonoscopia ( colon-retto).
Risultati La maggioranza degli adulti (87%) è a favore dello screening del cancro, poiché può salvare la vita. La maggior parte ritiene inoltre, irresponsabile l’atteggiamento del rifiuto dello screening . Il 98% era felice di aver iniziato lo screening e ha espresso un forte desiderio di sapere se fosse portatore di tumore, magari ad uno stadio precoce, per poter evitare le conseguenze spesso drammatiche, di una diagnosi tardiva. Inoltre i due terzi dei soggetti interrogati hanno affermato la loro adesione al test anche se il tumore si fosse rilevato incurabile. Il 56% desidera sottoporsi alla ricerca anche delle lesioni precancerose che possono rappresentare il primo passo verso la formazione del tumore. Il 73% preferisce eseguire una Total Body TC nel quadro di un screening piuttosto che ricevere 1000 dollari contanti.
Conclusioni.L’articolo evidenzia come la popolazione americana possa accoglier con entusiasmo un progetto di screenig del cancro e quest’entusiasmo non è stato frenato ne dai risultati falsi positivi avvenuti alcune volte, ne dalla mancanza delle risorse terapeutiche che possono avverrarsi in certi casi.Da questo dibattito emerge anche il concetto che per poter prendere delle decisioni giuste riguardo allo screening, bisogna permettere al pubblico di accedere ad un informazione equilibrata sui suoi vantaggi e svantaggi potenziali.
Commento della redazione AIGO : L’articolo è ben condotto e rappresenta un ulteriore incitamento a continuare nella politica addottata dall’Aigo da diversi anni : quella di favorire la diffusione in tutto il nostro paese degli screening per la prevenzione del cancro colorettale.Leggi l’articolo